Capita spesso ai contribuenti di ricevere atti di intimazione di pagamento da parte di Enti della riscossione, contenenti cartelle di pagamento o avvisi di accertamento relativi ad Imu (Imposta Municipale Propria) anche di parecchi anni precedenti. Tuttavia, questione assai dibattuta nelle aule delle Corti di Giustizia Tributarie è proprio quella della prescrizione dei tributi locali, ossia stabilire il termine entro il quale non solo lente impositore possa notificare latto impositivo al contribuente (c.d. decadenza), ma anche il termine entro il quale il diritto di credito acquisito dall′amministrazione finanziaria attraverso l′accertamento si estingue e il contribuente non sia più tenuto a pagare (c.d. prescrizione). In punto di IMU, sia la decadenza che la prescrizione sono quinquennali; ma se lEnte locale notifica lavviso di accertamento entro il termine decadenziale di cinque anni, è comunque possibile che quel diritto successivamente si prescriva? Secondo la Cassazione, ordinanza n. 21810/2022: per quanto riguarda la prescrizione del credito relativo ai tributi locali, l′articolo di riferimento è l′art. 2948 c.c. secondo cui essi devono essere riscossi nel termine breve di cinque anni dal giorno in cui il tributo è dovuto o dal giorno dell′ultimo atto interruttivo tempestivamente notificato al contribuente. Una precisazione a parte, poi, va fatta per le annualità Imu 2015-2019 poiché, alla luce della sospensione dei termini disposta dal D.L. n. 18/2020 durante il periodo emergenziale dovuto al Covid, ai termini di notifica dellImu previsti dall′art. 1, comma 161, Legge n. 296/2006, devono essere aggiunti ottantacinque giorni. Di conseguenza, ad esempio, il termine per la notifica di un accertamento per omesso o parziale versamento Imu anno 2018, sarà il 26.03.2024, mentre uneventuale successiva intimazione di pagamento dovrà essere notificata nel termine di cinque anni da detta data. Ciò premesso, giova in ogni caso ricordare che, per il caso di ricezione di atto impositivo contenente un tributo che si presume prescritto, anziché stracciarlo e far finta di non averlo ricevuto, è opportuno rivolgersi a uno studio legale specializzato in diritto tributario al fine di opporre in sede giudiziale la prescrizione che, in caso contrario, non opererà automaticamente. Lo Studio legale Colasanto Molon Nespoli è pronto ad offrire assistenza ai contribuenti, persone fisiche e giuridiche, che ritengano di non essere tenute al pagamento di un tributo.